NON È “(IL) VANGELO”

..MA SOLTANTO il mio “VANGELO  DI  SAN  MARCO” POPOLANO, RACCONTATO IN  DIALETTO  PRESSAPOCO   E  SCRITTO  italianamente  con  GRAFIA  italOROBICANTE* ___________________________________________________ *…in parte inédita, innovativa, ‘volgare’ ma curata         quel tanto da esser ‘leggìbile’ per italiani ‘terzamédia di Stato’. ….. Terza…

‘FLASH BACK’

(ü salt a turnâ ‘ndre, anni ’90) …Sono ormai ultraquarantenne (semplificando; cioè “ero…” eccètera)… e m’accorgo di non sapér scrìvere il mio nome e cognome in dialetto! Vorrei potér parlare un po’ in dialetto ai nipotini e farlo parlare anche…

TIRITERA così cosà

IL TEMPO PASSA! Ah, già! Dimenticavo di datare ‘la cjacolada/chiacchierata’ col Brighella: fine sècolo XX°. Il nipotino, naturalmente, cresceva (a ‘Pantalone’). L’infatuazione per il dialetto passava presto, ovviamente surclassata dal càlcio (al pallone), dal motorino… qualcuno sopra in compagnia… fino…

UN PASSO INDIETRO

(NEL SENSO DI “RIPASSO”, GIUSTIFICAZIONE…)  ‘Scrittura Bergamasca’…  o  ‘Scrittura Italiana’  applicata al ‘Bergamasco’? + Té, òstrega: ma mi dai una mano a capire cosa c’è scritto, qui? Come devo lèggere…   x Ah, pòta… ma il bergamasco è diffìcile… io non son…